Perché Cahinsaw Man di Tatsuki Fujimoto è un one shot rivoluzionario
Originale e adrenalinico il manga Chainsaw Man, ovvero “l’uomo motosega”, di Tatsuki Fujimoto è riuscito ad attirare l’attenzione del grande pubblico puntando sul modo in cui gli eventi vengono illustrati e narrati.
Possiamo dire che Tatsuki Fujimoto con questo one shot è stato in grado di sconvolgere il genere shonen, con uno stile che colpisce, coinvolge e si allontana dai classici canoni. Tra personaggi folli, combattimenti frenetici e misteri, Fujimoto riesce, infatti, a inserire quasi ogni genere, dall'horror al romantico, per caratterizzare al meglio i personaggi. Non a caso l’elemento più evidente è quello macabro, che l’autore ama introdurre nelle sue opere, come anche nel precedente manga Fire Punch.
Un mix di emozioni, dallo stupore, passando per il disgusto fino alla delusione, trascinano il lettore in un vortice di emozioni adrenaliniche.
La trama di un manga originale
Chainsaw Man di Tatsuki Fujimoto è un one shot che è stato tra più gettonati nel 2019 e nel 2020, cioè fino a quando si è arrestata la sua pubblicazione. Diviso in 97 capitoli e 11 volumi, si distingue per sfumature splatter evidenti sin dalle prime pagine e che sono tipiche anche delle copertine dei volumi che, spesso, rappresentano scene di vere e proprie carneficine.
Ma qual è la trama di questo one shot singolare?
In un mondo abitato da creature malvagie chiamate “Diavoli”, i cacciatori (Devil Hunters) cercano di ripristinare l’ordine. Tra questi spicca Danji, un sedicenne costretto a svolgere questo lavoro per pagare i debiti del padre morto suicida. Al suo fianco c’è il suo amico Pochita, un diavolo che assomiglia a un piccolo cane, se non fosse per la motosega che ha al posto del naso.
Durante una delle loro avventure succede qualcosa di insolito: Danji viene ucciso e fatto a pezzi e Pochita, per salvarlo, sostituirà il cuore del ragazzo con il suo. È così che nasce una sorta d chimera: Chainsaw Man, un ibrido uomo-diavolo motosega.
Come Tatsuki Fujimoto ha reso questo one shot unico?
In che modo Tatsuki Fujimoto rende questo one shot diverso dagli altri? Per prima cosa ci presenta sin da subito un protagonista che, a differenza di tanti altri protagonisti di manga, non ha l’ambizione di divenire un capo, ma semplicemente desidera vivere una vita normale. Inoltre, nonostante si riprenda il topos del giovane orfano tipico dei manga shonen, il protagonista viene “macchiato” di sangue e violenza.
Infatti, i personaggi sono coinvolti in una serie di eventi sanguinari e frenetici, mettendo in luce tutta la loro follia con finalità meno nobili di quanto ci si possa aspettare. Tra questi emerge anche la figura di Power, la coprotagonista femminile, che è un’egoista spregiudicata, senza peli sulla lingua che, con la sua imprevedibilità, ci regala alcuni dei migliori momenti del racconto.
Doppi significati e simboli nascosti tra i dettagli arricchiscono le tavole, la bravura di Tatsuki Fujimoto in questo one shot è anche quella di spiazzare il lettore che ha sempre l’impressione di aver perso un’informazione importante e utile a seguire l’arco narrativo.
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Cosa aspetti? Lasciati trascinare dal turbinio di folli emozioni di Chainsaw Man!
