Perché Neon Genesis Evangelion e il suo finale sono una storia di redenzione
È uno mostro sacro in Giappone, nonché uno dei titoli più apprezzati nel mondo: stiamo parlando di Neon Genesis Evangelion, uno dei manga più famosi e oggetto di discussione, riletture e riflessioni per via dei suoi significati intriseci.
È una storia sulla redenzione umana, ma anche sull'evoluzione e sul significato dell'esistenza stessa caratterizzata da numerosi riferimenti religiosi cabalistici, ebraici e biblici, con una grande introspezione e personalizzazione dei personaggi.
Ma qual è il significato di Evangelion e del suo finale che tano ha fatto parlare? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Il successo dell’anime
Neon Genesis Evangelion è una serie televisiva anime di 26 episodi del 1995 prodotta dallo studio Gainax e sceneggiata e diretta da Hideaki Anno. L’opera è entrata nella classifica degli anime più visti di tutti i tempi attestandosi al nono posto. La scalata della pellicola è però solo all’inizio e la cosa non sorprende considerando il successo del manga da cui è tratta.
La trama di Evangelion e il finale tanto atteso
Ultimamente si parla molto di Evangelion e del suo finale. Se pensi all’anime devi prima fare riferimento al manga, che in Italia è pubblicato dalla Panini Comics e conta 14 volumi.
La trama è alquanto singolare.
Siamo nel 2000, al tempo del Second Impact, un cataclisma che causa lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide con conseguenti danni ambientali e guerre per accaparrarsi le risorse rimaste. A causare il disastro è stato Adam, il primo degli Angeli, un enorme umanoide frutto di un esperimento fallito.
La vicenda è ambientata in una città del futuro, Neo Tokyo-3, 15 anni dopo la catastrofe. Il protagonista è Shinji Ikari, un ragazzo che deve pilotare un Evangelion di nome Eva-03 per combattere contro gli angeli, insieme alla taciturna Rei e alla vitale Asuka.
Una trama che sembra banale, ma che nasconde dietro molti significati profondi, tanti sono infatti i riferimenti religiosi, come già detto. Il manga si incentra sulla redenzione dell’uomo, sul significato dell’esistenza. È anche un’opera psicologica: Shinji ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, Asuka è brava a nascondere il suo dolore dietro la strafottenza, Rei è depressa e pensa al suicidio.
ALLERTA SPOILER! Le premesse di un finale atipico…
L’ambientazione ricorda il clima della guerra fredda, la paura del conflitto nucleare che tanto ha segnato il Giappone, c’è il terrore per la fine del mondo, ci si interroga sul ruolo di Dio in tutto questo. Non è più, insomma, una semplice battaglia tra bene e male. Il manga viene spesso catalogato come mecha, anche se i protagonisti non sono solo giganteschi macchinari, ma hanno una natura organica, persino un cuore.
Per non smentirsi, quello di Neon Genesis Evangelion è un finale atipico che lascia spazio a interpretazioni differenti. Nelle ultime puntate dell’anime si definisce il progetto di perfezionamento dell’uomo che porta a uno studio dell’io interiore, lo stesso protagonista scopre di odiare sé stesso. Shinji finisce per uccidere Nagisa, l’ultimo Angelo che è anche il suo solo amico. Sono le convinzioni dettate dai condizionamenti a muovere il protagonista, spesso spinto da paure e angosce, almeno fino a quando non sarà costretto a svegliarsi e prendere atto di qual è il vero senso della vita.
Dove trovare i volumi di Neon Genesis Evangelion?
Se vuoi immergerti nella lettura di Evangelion e del suo finale, non puoi che partire dal volume n.1. In alternativa puoi anche optare per l’edizione completa che raccoglie tutte le uscite.
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