Che cosa sono i manga? 5 peculiarità dei fumetti giapponesi

Redazione - maggio 4, 2023 4 minuti (tempo di lettura)

Categoria: News

Non chiamateli fumetti! Cosa sono i manga e quali caratteristiche hanno

One Piece, Demon Slayer, My Hero Academia, L’attacco dei giganti: i manga giapponesi stanno letteralmente spopolando in Italia! Ma che cosa sono i manga, esattamente? Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono questo genere letterario venuto dal Sol Levante?

Definirli “fumetti” sarebbe estremamente riduttivo: in Giappone, infatti, i manga sono considerati un vero e proprio filone culturale. Nell’industria editoriale nipponica i manga occupano un ruolo di primo piano e alimentano un mercato da centinaia di milioni di yen annui.

Il successo dei manga ha varcato i confini nazionali, divenendo un fenomeno mondiale già a partire dagli anni ‘90. In Francia, ad esempio, la vendita dei manga rappresenta più di un terzo del mercato dei fumetti, e l’influenza di questo genere ha ispirato i disegnatori di tutto il mondo.

Se desideri saperne di più su questo fenomeno culturale, sei nel posto giusto! Leggendo questo articolo scoprirai che cosa sono i manga, qual è il significato di questa parola, quali sono le caratteristiche di questo genere e come iniziare a leggere i migliori manga di tutti i tempi!

Tutto sui Manga: significato e origine del fenomeno culturale made in Japan

Prima di parlarti dei fumetti manga, di cosa sono e delle loro caratteristiche, ci sembra giusto partire dal significato del termine “Manga”.

Questa parola viene dal Giappone, non a caso la utilizziamo per identificare ogni tipo di “storia a fumetti giapponese” presente sugli scaffali delle migliori librerie e fumetterie del nostro paese.

Tuttavia, nella lingua giapponese, il termine “Manga” indica indistintamente tutti i fumetti, anche quelli prodotti all’estero.

Letteralmente, il vocabolo nipponico significa “immagini derisorie” e risale addirittura al XVII secolo, quando venne impiegato per identificare le illustrazioni contenute in alcuni volumi dell’epoca.

Del resto le peculiarità stilistiche delle illustrazioni giapponesi hanno decisamente influenzato la genesi di quel fenomeno popolare che abbiamo imparato a conoscere e amare profondamente.

L’origine dei manga, insomma, è piuttosto antica. Ma la diffusione di massa ebbe un impulso intorno agli anni ’40 del secolo scorso, quando il disegnatore Osamu Tezuka pubblicò la storia a fumetti "Il diario di Ma-chan", ispirandosi ai disegni di Walt Disney.

Tradizionalmente, in Giappone i manga vengono serializzati su riviste specializzate, prima di essere raccolte in volumi. Le storie più famose, vantano uno o più adattamenti animati: gli anime.

5 caratteristiche che spiegano meglio che cosa sono i manga

Nel paragrafo precedente, ti abbiamo  offerto una panoramica sulla nascita e diffusione dei manga. Per capire meglio che cosa sono i manga, però, è necessario comprendere le peculiarità rendono questo filone culturale unico e inimitabile.

Se desideri capire quali sono le differenze tra i manga e i fumetti europei e statunitensi, ecco 5 caratteristiche tipiche dei manga:

1. Si leggono da destra verso sinistra. La prima grande differenza con i fumetti tradizionali è che i manga si leggono a partire da quella che per noi è la fine dell’albo. Ad essere diversa è anche l’impaginazione: rispetto agli altri albi hanno più pagine e vengono realizzati soprattutto nel formato B6 (12,5x18 cm), mentre i formati A5 (15x21 cm) e B5 (18x25 cm) sono usati per le edizioni speciali dei manga.

2. Sono in bianco e nero. La maggior parte dei manga sono in bianco e nero, ad eccezione della copertina. Naturalmente esistono anche manga a colori, ma si tratta per lo più di edizioni speciali – molto ricercate e apprezzate dai collezionisti! Benché i manga siano realizzati per lo più in bianco e nero, non bisogna sminuire l’abilità artistica dei mangaka, abilissimi a tratteggiare sfumature, ombre e prospettive.

3. Stile grafico. L’aspetto grafico è indubbiamente uno dei tratti distintivi del manga. Lo si nota soprattutto nel character design, ossia nella progettazione grafica dei personaggi. Normalmente, i protagonisti dei manga giapponesi hanno teste piuttosto rotonde e dimensioni piuttosto piccole per la bocca e il naso. Ma la peculiarità che rende unici i manga sono gli occhi dei personaggi, generalmente molto grandi.

4. Vari generi di manga. Lo stile della narrazione è un’altra prerogativa dei manga. La vasta produzione giapponese di manga propone letture di ogni genere e per ogni tipologia di lettore. Esistono quindi vari generi di manga, a loro volta divisi in categorie e sottocategorie. Gli Shonen e gli Shojo sono forse i più noti: i primi sono rivolti ai lettori adolescenti, i secondi alle giovani lettrici. Ci sono poi i Manga Seinen, che narrano vicende realistiche e profonde e i Kodomo, concepiti per i bambini più piccoli. Ma questi sono solo alcuni dei tantissimi generi di manga esistenti!

5. Trasposizioni animate. Il successo dei manga più amati si traduce spesso nelle trasposizioni animate, che normalmente replicano l’esito dei manga da cui sono tratte. Tutti i millennial sono cresciuti guardando anime giapponesi tratti dai manga. Gli anni ’80 e ’90, ad esempio, sono stati un periodo d’oro per gli anime tratti da manga, con la trasposizione di opere come Sailor Moon, Doraemon, Holly e Benji o Dragon Ball. Naturalmente il fenomeno è ancora attualissimo, come testimoniano i casi di One Piece del recentissimo Demon Slayer.

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Dopo aver letto questo articolo, siamo certi che non avrai più dubbi sul significato dei manga e sulle sue peculiarità. Adesso che sai che cosa sono i manga, non ti resta che andare alla ricerca delle storie più interessanti e coinvolgenti.

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